Negli Stati Uniti il numero di casi riportati di coronavirus nelle case di cura, residenze e centri per anziani stanno aumentando rapidamente. Si parla di circa 73 strutture in 22 stati. Nonostante la facile diffusione del virus alcune di esse non richiedono al personale alcun mezzo di protezione, né guanti né mascherina. Oltre a ciò ci sono pochi segnali che il ministero della sanità stia effettuando test a staff e residenti, come aveva promesso il presidente Tump.
Infatti, in diverse case di cura dove i residenti sono risultati positivi, si testano solo coloro che hanno sintomi manifesti anche se è risaputo che il virus possa essere anche asintomatico. Tra le sfide che le strutture devono affrontare, il rischio che un operatore infetto possa contagiare tutti gli ospiti.
Afferma Lauren Ancel Meyers dell’Università di Austin, in Texas, “Anche se un residente non è sintomatico potrebbe comunque essere contagioso. E gli operatori lavorano così strettamente a contatto con gli anziani, dall’igiene alle cure, rendendoli sempre più vulnerabili”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)