All'Istituto geriatrico Redaelli di Milano parte il progetto «Me.Mo.Ri.» (da Memoria, Motricità e Riabilitazione), che si prefigge di individuare precocemente il decadimento cognitivo.
In questo modo si può intervenire con interventi cosiddetti «multimodali» per ridurre il rischio di andare incontro a neurodegenerazione e/o migliorare i sintomi e stabilizzare le capacità residue. Bisogna pensare di eseguire una valutazione neuropsicologica in presenza di disturbi dell'attenzione e della memoria ma anche facendo attenzione al comportamento, quando ad esempio si presenta una maggiore tendenza all'irritabilità o alla depressione. Grazie ad una valutazione accurata si può fotografare il quadro cognitivo ed emotivo, identificando le situazioni che possono anticipare il deterioramento tipico delle forme di demenza. Il programma, proposto dal team, che include geriatra, neuropsicologa, logopedista, terapista occupazionale e fisioterapista, stabilisce un programma personalizzato di incontri che includono molto lavoro di gruppo.
Nei casi più lievi,dove viene denunciata ad esempio la fatica a memorizzare e ricordare, e a cui non fanno riscontro test neuropsicologici, vengono suggeriti interventi negli stili di vita, soprattutto attività fisica, che come dimostrano diversi studi, oltre ad essere un antidoto alle malattie cardiovascolari, è anche di aiuto per la materia grigia cerebrale.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)