Al di là dei noti pericoli del sovrappeso per la salute che colpiscono in particolare i sistemi cardiocircolatorio e metabolico, iniziare il 2019 con un fardello di peso in più sembra essere una minaccia anche per il cervello, soprattutto per chi ha brindato al nuovo anno con un’età attorno ai 50. L’hanno scoperto alcuni ricercatori inglesi dell’Università Loughborough di Leicestershire, diretti da Mark Harmer. Già uno studio dell’Università del Texas nel 2012 aveva segnalato l’importanza della mezza età come periodo cruciale in cui si può rallentare l’invecchiamento grazie a un’azione di compressione delle malattie. Ma se i ricercatori americani parlavano genericamente di stili di vita e fitness, sia mentale che fisico, quelli inglesi hanno individuato nei cinquantenni una relazione quasi matematica fra aumento di peso e calo del volume cerebrale, un dato che conferma anatomicamente molti riscontri degli ultimi anni che indicano una correlazione inversa fra peso e rischio di demenza o di MCI, acronimo di mild cognitive impairment, cioè la smemoratezza patologica che spesso prelude al decadimento cognitivo dementigeno.
(Fonte: tratto dall'articolo)