Negli ultimi anni in Italia l’attenzione legislativa ha privilegiato le fasce di età più avanzata. Invece la delibera del Comune di Piacenza, introduce una perequazione anagrafica nei trasporti pubblici, dove gli anziani pagheranno di più l’autobus, finanziando uno sconto per i giovani. Misura particolare in Emilia, dove Renato Zangheri, storico sindaco comunista della Bologna anni Settanta, ha dato il trasporto gratuito per gli anziani. La sindaca Barbieri dice di averlo fatto per equità sociale, poiché l’esenzione totale resterà solo per gli over 65 con un Isee minore di 15mila euro, mentre per gli altri anziani l’abbonamento annuo costerà 150 euro, comunque ridotto rispetto alla tariffa regionale di 208 euro. Scenderà invece l’abbonamento per i giovani fino a 27 anni, da 208 a 150 euro, ed esenzione totale per i disabili. In effetti, secondo Bankitalia tra 1995 e 2014 il reddito degli anziani è salito del 20%, mentre per la fascia 19-34 anni c’è stato un calo di oltre il 10%. Inoltre, rileva Eurostat, in Italia chi ha meno di 30 anni guadagna mediamente meno del 60% di un lavoratore ultrasessantenne. Sempre per Eurostat, in Italia alle politiche per la famiglia è dedicato il 3% della spesa totale, mentre il 77,2% della spesa sociale va agli over 65.