Nel romanzo "Una tomba a Siviglia" pubblicato postumo nel 2003, Norman Lewis, a più di 90 anni, torna al suo primo incontro con la Spagna del 1934. La descrive allo stesso tempo con la freschezza del ragazzo che fu e con l'anima del saggio diventato molti anni dopo. Un viaggio giovanile che determinò la sua vocazione al vagabondaggio e alla letteratura. La meta è la ricerca di una tomba di famiglia nella cattedrale di Siviglia ma il percorso diventa accidentato a causa della guerra civile in atto. Lewis costruisce un romanzo-diario di cui diviene il protagonista senza oscurare i comprimari della vita spagnola degli anni '30.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)