Peculiarità del gioco d’azzardo tra gli anziani sono la disponibilità di denaro la maggior disponibilità di tempo libero in una età in cui si gode ancora di buona salute; minori responsabilità familiari in quanto i figli sono ormai indipendenti; necessità di uscire di casa e socializzare. Gli anziani sono attratti per lo più da giochi di intrattenimento passivo presenti ovunque nel territorio. E i cambiamenti neurobiologici associati all’invecchiamento possono rappresentare fattori di rischio ulteriori.
Da una indagine pubblicata nel 2013 da Fipac Confesercenti, in Italia il 23,7% delle persone tra i 65 e 75 anni ha un problema di gioco problematico o patologico. La spesa media di ciascun giocatore risulta pari a 266 euro/mese. A confermare questa premessa c’è il fatto che in questi mesi, da gennaio 2016, si sono rivolte allo Sportello Gioco d’Azzardo Problematico dell’Associazione A.N.D. - Azzardo e Nuove Dipendenze numerose persone over 65, che hanno sviluppato in poco tempo un problema con il gioco d’azzardo, o sono venuti i loro familiari.
“Nipoti preoccupati per i loro nonni o le loro nonne, figli adulti che non riconoscono più i genitori, quei genitori che li hanno cresciuti facendoli diventare quelli che sono oggi, "gran lavoratori" che superata la soglia della pensione hanno perso la propria identità lavorativa”, afferma l’associazione.
Per informazioni sullo Sportello Gioco d’Azzardo Problematico è possibile visitare: www.andinrete.it
(Fonte: tratto dall'articolo)