La Giunta del Veneto ha stanziato 1,5 milioni di euro per finanziare la formazione di chi vuole fare l’ assistente familiare. Si punta anche a sperimentare gli ‘sportelli famiglia’: servizi territoriali di consulenza per le famiglie e di incontro tra domanda e offerta. E' prevista, infine, l’istituzione di un registro regionale degli assistenti familiari. Nel biennio 2018-2020, il bando prevede corsi da un minimo di 60 ore ad un massimo di 120. I fondi vengono dalle risorse del Fondo sociale europeo per l’“occupabilità” di persone inoccupate, disoccupate o sottooccupate. Il Veneto comincia a dare applicazione alla legge n. 38/2017, pensata per dare sostegno alle famiglie e alle persone anziane, disabili o in condizioni di non autosufficienza, qualificando e valorizzando la figura degli assistenti familiari. Non a caso la legge veneta parla di ‘assistenti familiari’. Si vuole formare un profilo professionale completo, fondamentale per sostenere le famiglie di fronte alle sfide poste dalla dinamica demografica e per integrare i servizi di assistenza domiciliare agli anziani. Fasi successive saranno ulteriori iniziative di aggiornamento e di qualificazione permanente, con il supporto di medici geriatri e di enti di formazione sanitaria e sociale.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)