L'assistenza familiare viene riconosciuta a tutti gli effetti fra gli interventi e servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario e nel testo si trova una definizione di lavoro di assistenza e cura e di assistente familiare.
Il 19 maggio la Regione Lombardia ha approvato la legge relativa a “Interventi a sostegno del lavoro di assistenza e cura svolto dagli assistenti familiari”. Con questo provvedimento l'assistenza familiare viene riconosciuta a tutti gli effetti fra gli interventi e i servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario. La legge definisce il lavoro di assistenza e cura e quello di assistente familiare. Tra i compiti assunti dalla Regione con la legge approvata all'unanimità dal Consiglio regionale sono presenti quello di formare e qualificare il lavoro di cura; promuovere campagne di comunicazione sociale per valorizzare il lavoro di cura svolto dalle assistenti familiari. Le famiglie dal canto loro potranno rivolgersi agli Sportelli assistenza familiare (Saf), che avranno il compito di analizzare le loro necessità, assisterle per la ricerca e la selezione di un’assistente familiare; indirizzarle verso i soggetti che possano dare assistenza per le procedure di assunzione e dare loro informazioni sull’accesso agli interventi di sostegno economico. Le assistenti familiari potranno iscriversi agli appositi registri territoriali delle assistenti familiari se sono in possesso di titoli di: studio o di formazione in ambito socio assistenziale o sociosanitario (riconosciuti in UE); oppure di attestati di competenza rilasciati a seguito della frequenza ai percorsi formativi che la stessa Regione promuoverà e infine almeno 12 mesi di esperienza lavorativa certificata da regolare contratto di lavoro. Per le persone straniere sarà necessario il superamento del test di lingua italiana livello A2.
Per promuovere l'emersione del lavoro nero, inoltre, la legge prevede un sostegno economico annuale alle famiglie che assumeranno un'assistente familiare. (Sintesi redatta da: Laura Rondini)