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Iori Vanna

Bambini, disabili, anziani: dov’è finito il prendersi cura?

www.huffingtonpost.it, 22-02-2016

Dopo i recenti fatti di cronaca su maltrattamenti perpetrati nei confronti di minori e anziani, è evidente la necessità di una selezione accurata, di un controllo costante sulle attività degli operatori, di una formazione continua per favorire la crescita professionale e la rimotivazione iniziale affinché non "sbiadisca" nel tempo.
Il lavoro di chi si prende cura è chiamato perciò a "ritrovarsi" e ridare un senso alla propria "mission", a "ri-progettarsi" nel progettare, a ripensare le tradizionali categorie interpretative, a ricostruire direzioni di senso, ad attivare nuove modalità di ascolto e di relazione, a inventare percorsi e competenze tecnico-operative, in una crescente necessità di favorire la crescita professionale in questo tempo dell'incertezza contribuendo a far avanzare la qualità dei servizi. Oggi è diventato urgente, oltre ad un solido bagaglio di competenze professionali, ripensare la differenza sul significato del curare (in senso tecnico) e dell'aver cura, poiché nelle istituzioni e nei servizi il curare (to cure) in senso medico, ma anche in senso educativo e sociale perde di vista l'aver cura la sollecitudine autentica, quel "prendersi cura" (to care) che si fonda sulla relazione. Quando la routine disperde l'attenzione verso l'altro-persona nei gesti anonimi e nei comportamenti standardizzati rivolti all'altro-utente, si opacizza l'aver cura rivolto agli altri esseri umani. La cura dell'altro ha bisogno quindi di competenze professionali solide, ma anche di un atteggiamento moralmente responsabile verso il diritto alla cura.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Iori Vanna
Casa Editrice, città
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Anno Pubblicazione
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2016-02-22
Numero
Fontewww.huffingtonpost.it
Approfondimenti Onlinewww.huffingtonpost.it/vanna-iori/bambini-disabili-anziani-dove-finito-il-prendersi-cura_b_9280322.html
Subtitolo in stampawww.huffingtonpost.it, 22-02-2016
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
Volume
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Iori Vanna
Parole chiave: Formazione degli operatori Rapporto operatore paziente anziano Relazione di cura