Il ministro Apisak Tantivorawong dichiara che, per aumentare a 1.000 baht al mese (27,90 euro) il sostegno destinato agli anziani poveri, in 2 milioni tra i più abbienti dovrebbero rinunciare alle sovvenzioni. Nonostante il ministero, attraverso le banche, abbia lanciato una campagna per incoraggiare i ricchi al sacrificio, solo 800 persone al momento hanno raccolto l’appello. Nel Paese, tutti gli anziani thai hanno diritto ad un sussidio progressivo: 600 baht (16,70 euro) per quanti sono nella fascia di età compresa tra i 60 ed i 69 anni; 700 baht (19,50 euro) per quella 70-79 anni; 800 baht (22,30 euro) per la categoria 80-89; 1.000 baht (27,90 euro) spettano infine a chi ha superato i 90 anni di età. Secondo il piano, gli anziani ricchi che vogliono rinunciare alle sovvenzioni possono presentare istanza presso le filiali bancarie (private e statali) a livello nazionale. A quanti rinunciano al sussidio è consentito detrarre l'importo dal reddito imponibile. Il ministero delle Finanze sta cercando di attuare politiche per consentire ai thailandesi di mantenere i loro standard di vita anche dopo il pensionamento. Secondo le stime, 1.200-1.500 baht (33,45-41,80 euro) al mese è l'importo minimo di cui gli anziani hanno bisogno. In un primo tempo, il governo aveva deciso di destinare il 2% delle imposte su alcolici e tabacco all’aumento del sussidio per i bisognosi. I 4 miliardi di baht (111,5milioni di euro) raccolti non sono tuttavia sufficienti a riconoscere loro gli 800 baht al mese. Il ministero delle finanze spende 70 miliardi di baht (1,5miliardi di euro) all'anno per fornire un assegno di sussistenza a 9milioni di anziani, 4,6milioni dei quali detengono le smart card del welfare. Secondo i dati del ministero delle finanze, tra questi ultimi, 3milioni vivono in povertà e 2milioni non hanno casa.