L'obiettivo di Design for all, il centro di competenze presentato ieri da inclusione andicap Ticino è di creare infrastrutture, prodotti e servizi fruibili da tutti. «Non pensate solo per le persone con disabilità, ma concepite fin dall’inizio come fatte per tutti», dice il direttore del Dipartimento sanità e socialità Raffaele De Rosa in occasione della presentazione a Giubiasco del primo centro del genere in Svizzera. Si tratta di uno strumento di lavoro concreto del genere, volto a cercare di migliorare il più possibile la qualità di vita delle persone con andicap affinché possano sentirsi a tutti gli effetti parte integrante della società, cogliendo le opportunità che la vita offre.
«Il mondo è progettato per il modello di maschio venticinquenne in perfetta salute, ma nella realtà siamo tutti molto diversi. Con acciacchi, andicap, debolezze e aspirazioni diverse», dice Pete Kercher, cofondatore di Design for all Europe. «Bisogna pensare all’imminente invecchiamento della popolazione e per questo dobbiamo dare la possibilità a tutti di vivere una vita autonoma e felice anche in età avanzata. Dobbiamo scindere l’assistenza necessaria da quella che esiste unicamente perché abbiamo progettato male il nostro mondo», conclude.
Proprio con l’ottica di rendere fruibile il mondo a tutti, l’iter progettuale prevede l’ascolto di tutti gli interessati, per creare soluzioni che tengano conto delle varie esigenze. Inoltre non si vogliono creare infrastrutture od oggetti unicamente per le persone con disabilità, ma utilizzabili anche dal resto della popolazione, evitando così di creare differenze e costi maggiori: «Per rendere accessibile economicamente qualcosa bisogna anche allargare il mercato», ribadisce Kercher. Il centro Design for all si ripropone di modificare l’approccio alla progettazione affinché l’abbattimento delle barriere architettoniche non sia considerato un mero obbligo di legge, ma diventi parte integrante di una visione progettuale più ampia.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)