Numerosi studi epidemiologici sia europei che nazionali dimostrano l'associazione tra incremento della morbilità e mortalità nella popolazione anziana e temperature particolarmente basse Si riacutizzano le malattie respiratorie e cardiache, con eventi cardiovascolari gravi come infarti del miocardico ed ictus cerebrali, mentre aumentano le cadute con il drammatico corollario delle fratture. Inoltre, con l'invecchiamento, la riduzione delle capacità del sistema di termoregolazione può, in una limitata porzione di popolazione, indurre un calo patologico della temperatura corporea, anche in assenza di sintomi, con un rischio elevato di indurre una condizione irreversibile che può portare alla morte. Per limitare questi rischi l’Istituto Superiore della Sanità ha fornito ai medici alcune linee guida che il professor Nicola Ferrara, Presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) e ordinario di Medicina Interna e Geriatria all'Universita'"Federico II" di Napoli, ha riassunto come segue:
a) La vaccinazione antinfluenzale rimane un presidio centrale per la prevenzione della influenza e delle sue complicanze tipiche della stagione invernale. Non va mai dimenticato;
b) Massima prudenza quando gli anziani escono dalla propria abitazione o dalla residenza che li ospita limitando le uscite a casi improrogabili;
c) Nelle aree rurali particolare attenzione deve essere mantenuta nella gestione e nella manutenzione degli impianti di riscaldamento.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)