I pensionati di Cgil, Cisl e Uil presi in contropiede dopo le ultime uscite del governo chiedono un tavolo di trattativa con il Governo.“Giù le mani dalle pensioni di reversibilità”, intimano Spi, Fnp e Uilp. E poi attenzione alla stabilità del sistema previdenziale pubblico. Secco no all’idea di ridurre la contribuzione a carico delle imprese. Così si mette a rischio l’equilibrio dei conti previdenziali. Le altre richieste dei sindacati al governo: parità di trattamento fiscale tra lavoratori e pensionati; ritorno alla perequazione annuale in vigore prima del blocco Fornero; recupero del danno permanente sull’ importo mensile delle pensioni superiori a tre volte il minimo; più risorse e legge quadro per la non autosufficienza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’idea spuntata dal cilindro del prestigiatore sulle pensioni di reversibilità. Tra le righe del disegno di legge contro la povertà sono spuntate alcune frasi inquietanti. Alla commissione lavoro della Camera era appena arrivato il disegno di legge per delegare al governo la razionalizzazione delle prestazioni assistenziali. Ma la proposta del governo considerava le prestazioni di reversibilità un’erogazione assistenziale e non più previdenziale.
(Fonte: tratto dall'articolo)