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Benessere per fasce d’età: Siena, Trento e Ravenna province al top

Il Sole 24 ore, 29-05-2023

Benessere per fasce d’età: Siena, Trento e Ravenna province al top

Siena, Ravenna e Trento sono le tre province vincenti dell’indagine della Qualità della vita declinata per altrettante fasce d’età: bambini, giovani e anziani. La terza edizione dei tre indici generazionali, calcolati ciascuno su 12 parametri statistici forniti da fonti certificate, è stata presentata al Festival dell’Economia di Trento: le classifiche, pubblicate la prima volta a giugno 2021 come una tappa della storica indagine sui territori italiani più vivibili, misurano le “risposte” dei territori alle esigenze specifiche dei tre target generazionali più fragili e insieme strategici, i servizi a loro rivolti e le loro condizioni di vita e di salute.

Si confermano i divari territoriali e spiccano in modo trasversale alcune aree. Ad esempio la Romagna svetta sul podio della classifica sul benessere dei giovani, e  nell’indice dedicato ai bambini, dove Ravenna comunque arriva terza, si incontrano quattro province dell’Emilia-Romagna tra le prime 20. Per gli anziani, invece, si distingue il Trentino Alto Adige: Trento e Bolzano sono in testa, grazie alla spesa per alcuni servizi sociali, al basso consumo di farmaci e alla speranza di vita.

Le ultime 20 posizioni dei tre indici, invece, sono popolate da territori del Mezzogiorno, con rare eccezioni: cinque province toscane tra le ultime per qualità della vita degli anziani (penalizzate, tra le altre cose, dal consumo record di antidepressivi e dalla bassa spesa per l’assistenza domiciliare); Verbano Cusio Ossola al 102° posto, sempre per gli over 65.

Per misurare il benessere degli anziani, oltre ai posti letto nelle Rsa, è stato introdotto un indice della “solitudine”: l’incidenza dei nuclei unifamiliari composti da persone sole over 65 tocca il record ad Aosta, seguita da Milano (44%) e Roma (42%). Il confronto con i dati dell’edizione 2022 consente di mettere in luce alcuni trend emergenti. Ad esempio, grazie ai dati OneKey di Iqvia si scopre che, mentre diverse specialità combattono contro la carenza di medici, aumenta il numero di pediatri e geriatri. Calano però gli infermieri (-2,2%).

Nel 2022, poi, il rimbalzo economico post pandemia ha permesso di ridurre la disoccupazione giovanile (-19,6%) e il numero di Neet (-17,7%), mentre le conseguenze dell’inverno demografico si riflettono sulla popolazione giovane, in calo del 3,4% sul 2019. Sale poi il consumo di farmaci per malattie croniche e antidepressivi, particolarmente utilizzati dalla popolazione anziana. La fragilità aumenta sia con l’età che con la povertà e questo è evidente soprattutto al Sud, dove l’educazione alla prevenzione è ancora carente.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Anno Pubblicazione2023
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2023-05-29
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FonteIl Sole 24 ore
Subtitolo in stampaIl Sole 24 ore, 29-05-2023
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Benessere Centro di documentazione