Benito Rimini si è laureato per la terza volta. Per lui è il terzo titolo accademico dopo la laurea in Scienze economiche e commerciali conseguita nel 1954 presso l'Università degli Studi di Perugia e quella in Sociologia presa nel 1990 presso l'Università degli Studi di Urbino.
Rimini, residente a Biella, ha conseguito ora la laurea triennale in Filosofia e Comunicazione all'Università di Piemonte Orientale, con 110 e lode.
“Benito Rimini ha discusso una tesi dal titolo "Il tema dell'angoscia e del vivere per la morte in Heidegger (con uno sguardo sulla Filosofia della 'svolta' dell'Autore", in omaggio al suo filosofo preferito.
"Amo non solo la filosofia, ma in generale il sapere", ha spiegato Rimini dopo la discussione della tesi. "L'interesse per il sapere e per la conoscenza mi incute non solo le energie, ma anche la forza e la determinazione per studiare e andare avanti".“
"Studio dalle sei alle nove ore al giorno, non senza fatica. Soffro infatti di ipotensione e ho una forma di maculopatia, per cui uso uno speciale computer per ingrandire i testi d’esame. Per fortuna una studentessa mi fa da vice-tutor, aiutandomi nel reperire dispense e appunti dei vari seminari". “Non riesco a frequentare i corsi, ma incontro sempre i professori prima di sostenere un esame – aveva spiegato - I docenti sono tutti persone splendide. Non ho mai chiesto sconti né penso di averli mai avuti. Studio perché amo le sfide. Da autodidatta ho letto tutto dei più grandi filosofi di ogni epoca. Non voglio passare il tempo che mi resta da vivere seguendo dibattiti televisivi o cronache sportive".
Benito Rimini ha scelto di prendere la terza laurea dopo la morte della moglie. "La ricordo sempre bellissima, come quando era ragazza. È stata una perdita enorme, che mi ha lascito un vuoto indescrivibile – aveva detto a Repubblica -. Avrei preferito continuare l’avventura di viverle accanto".
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)