Da un articolo pubblicato su Lancet Internal Medicine risulta che la mortalità cala, per coloro che bevono il caffè, del 12%, anche in chi è più sensibile agli effetti della caffeina. Lo studio è stato eseguito dai ricercatori dello U.S. National Cancer Institute che hanno studiato i dati di 500 mila inglesi; un terzo dei quali beveva da due a tre tazze al giorno, mentre 10 mila superavano le otto. Per 10 anni gli studiosi hanno seguito i soggetti, tutti tra 40 e 69 anni, e sono giunti alla conclusione che il minor rischio di mortalità riguarda tutti gli amanti di caffè, e non dipende dalle quantità che viene consumata.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)