La vita può cambiare, all'improvviso. Può stupirci e riscattare un passato che il destino ci ha costretto a vivere senza appello. Lo fa solo attraverso la forza umana più grande: l'amore. È proprio l'amore per la moglie che non c'è più a guidare il vecchio Moses. Anche nel tempo in cui l'esistenza lo mette di fronte alle colpe di un'intera vita, giurata all'odio contro il diverso. Quel diverso che ha la pelle nera e che lui ha dovuto sacrificare nel nome di un padre, della sua gente e di una missione da condurre, nella terra di un dio senza perdono. È un amore che affonda nel ricordo e che porta Moses a rivivere le tappe di un'infanzia segnata da un primo incontro: quello con l'insolente, un ragazzo suo coetaneo, forse un "dio nero che non si prende". Lì Moses capisce che "odio e gratitudine possono essere unica cosa", lì nasce il conflitto che non lo abbandonerà più. Fino alla notte di una vecchiaia ormai compiuta. In quella notte tutto cambia. Arrivano dei nuovi vicini di casa, e una donna "con l'oro nelle mani e la danza sulla pelle" che custodisce un segreto: il segreto che spingerà Moses ad affrontare finalmente il passato. È grazie a questo secondo incontro che gli occhi e il cuore di Moses vedranno ciò che non hanno mai voluto vedere. Solo così l'amore per quella moglie scomparsa diventerà l'unica forza per arrivare alla verità.
(Fonte: "Anziani e letteratura” a cura di P. Mazza, Centro documentazione sociale (CDS), Bellinzona)