Il tumore più frequente dell’uomo è quello della prostata, specialmente dopo i 70 anni, ma si hanno casi anche prima dei 50 anni, specie quando è presenta la familiarità. La diagnosi spesso non è agevole poiché il PSA, come ormai accertato, è sì fortemente specifico, in quanto prodotto dalla prostata, ma scarsamente sensibile in quanto i suoi valori si innalzano anche per delle semplici infiammazioni (prostatiti) o ingrossamento della stessa ghiandola prostatica. Per questo spesso è necessario ricorrere a indagini fastidiose o dolorose come la biopsia prostatica. Ma da qualche anno l’obiettivo è ricorrere sempre di più a pratiche meno invasive e meno dispendiose. A breve, il nuovo esame per valutare il rischio di un tumore alla prostata sarà “semplice” quanto innovativo. Si tratta di un test sulle urine e si parla di “biopsia liquida” in quanto l’accertamento del tumore avviene su liquidi organici e non sui tessuti prelevati mediante biopsia. SelectMDx® è un esame di biologia molecolare su urine che offre una vera “biopsia liquida” non invasiva per valutare il rischio di avere un tumore della prostata.
(Fonte: tratto dall'articolo)