Il Consiglio di Stato ha dato il via libera all'effettiva attuazione del testamento biologico, rispondendo ai quesiti del Ministro della Salute in materia di biotestamento e in particolare sulle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat).
Con le Dat, ciascun individuo, nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali, può decidere sui trattamenti sanitari cui essere sottoposto se, in futuro, non sarà in condizione di prestare il consenso. Deve manifestare la sua volontà attraverso un atto, la disposizione anticipata di trattamento, che viene raccolta in una banca dati nazionale (prevista dal comma 418 dell’articolo 1 della legge di bilancio n. 205 del 2017).
Il Consiglio di Stato ha ritenuto che la banca dati nazionale, su richiesta dell’interessato, deve contenere copia delle Dat, compresa l’indicazione del fiduciario, salvo che il dichiarante non intenda indicare soltanto dove esse sono reperibili. Il registro nazionale è aperto anche a chi non è iscritto al Servizio sanitario nazionale. Le Dat non hanno alcun vincolo di contenuto: l’interessato deve poter scegliere di limitarle solo a una particolare malattia o di estenderle a tutte le future patologie, di nominare il fiduciario o di non nominarlo. Spetterà al Ministero della Salute mettere a disposizione un modulo-tipo per consentire al cittadino di esprimere le Dat.
Alle Dat possono accedere il medico e il fiduciario (sino a quando è in carica).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)