La Legge sul Biotestamento è stata una conquista che ha dato al paziente la possibilità di decidere nel rispetto del diritto all’autodeterminazione. La normativa, tuttavia, sebbene in vigore da oltre un anno, rischia di non trovare piena applicazione in particolare per la mancata istituzione della Banca dati nazionale e di Registri regionali, che rende ancora inattuata la diffusione delle DAT. A denunciarlo sono i Medici Anestesisti Rianimatori riuniti per SAQURE, il Meeting AAROI-EMAC in corso a Roma, durante il quale Vittorio Fineschi, Professore Ordinario di Medicina Legale all’Università La Sapienza di Roma, ha tenuto una lettura magistrale dal titolo: “Disposizioni Anticipate di Trattamento: prove tecniche di civiltà”.
(Fonte: tratto dall'articolo)