Il funerale delle sei vittime dell’incendio scoppiato nella Rsa a Milano il 7 luglio ha mostrato ancora una volta che gli anziani sono soli. Il sindaco Sala aveva indicato che le esequie sarebbero state aperte alla cittadinanza, invitando in tal modo i cittadini a partecipare in molti per dare l’ultimo saluto alle vittime dell’incendio, ma, nonostante l’invito, il Duomo era semideserto. Al di là delle autorità locali e dei parenti delle vittime, i presenti erano meno di quanto ci si aspettasse.
Le nipoti della signora Blasek, dalla cui stanza sono partite le fiamme, si sono invece lamentate di non essere state avvertite e di aver appreso la notizia dal telegiornale, in cui si diceva anche che la donna non aveva parenti. Pertanto ora ci penserà l’avvocato a fare giustizia per la donna.
Le poche persone presenti al funerale delle sei persone morte hanno fatto dire al sindaco Sala che tale mancanza di persone è una dimostrazione della solitudine degli anziani nelle Rsa. A volte sono dimenticati, ha affermato l’arcivescovo Delpini, motivo per cui era importante la presenza delle istituzioni.
Comunque sono ancora molti i punti da chiarire per cui il Consiglio comunale si riunirà proprio per riferire sulla vicenda. Ci sono sei indagati per incendio colposo, ma come ha detto l’arcivescovo Delpini: "Non si può essere solo il fascicolo di una pratica". Solo, appunto.
(Sintesi redatta da: Ciannarella Maria Pia)