Edvard Moser, premio Nobel per la Medicina nel 2014, è intervenuto il 22 aprile scorso a Bologna al Festival della Scienza Medica. Gli studi del neuroscienziato svedese hanno rivoluzionato la conoscenza del cervello umano individuando al suo interno una sorta di “Navigatore GPS” . Insieme al collega John O’Keefe, Moser ha individuato i cosiddetti neuroni a griglia, cellule che emettono impulsi solo in determinate situazioni. Quando camminiamo su una superficie, passando sopra determinati punti, i neuroni a griglia reagiscono e, se uniamo con un pennarello questi punti, scopriamo che è possibile tracciare una vera e propria griglia esagonale. Proprio questa griglia consente al nostro cervello di orientarsi nello spazio e di sapere sempre dove ci troviamo. Esistono poi i neuroni di posizione che hanno reazioni diverse in base al luogo specifico in cui ci si trova. Sembra che “riconoscano” i luoghi in cui siamo già passati. Questo ruolo della memoria nei sistemi di posizionamento usati dal nostro cervello apre nuovi scenari nella ricerca sull’ Alzheimer. Una comprensione dettagliata del funzionamento dei neuroni e grigia e di posizionamento, spiega Moser, potrebbe aiutare i medici a individuare con largo anticipo i segni della malattia dell’Alzheimer e rallentarne lo sviluppo.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)