Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, è l’ispiratore di “Adotta un nonno”, il progetto intergenerazionale attuato in alcune case di riposo, prima tra tutte quella della Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina.
Un gruppo di bambini tra i 6 e i 10 anni ha partecipato a un centro estivo dell’Associazione aderendo a una proposta di educazione alla solidarietà intergenerazionale che ha coinvolto su un piano di pari impegno sia gli anziani, sia i bambini.
“Adotta un nonno” nasce nel 2020 come risposta alle paure della pandemia: per gli anziani di morire, per i bambini di esserne la causa. Due solitudini differenti, e l’Arcivescovo ha coinvolto Silvia Cocchi, referente dell’Ufficio di pastorale scolastica della diocesi, che a sua volta ha interpellato le Acli.
È nata così la prima versione di “Adotta un nonno”: i bambini telefonavano agli anziani soli (allora isolati nelle RSA) e si sostenevano a vicenda, costruendo nel tempo veri rapporti “nonno-nipote”. Ben 62 gli abbinamenti, che, a distanza di 4 anni, sono ancora in corso.
(Sintesi redatta da: Zanetti Silvio)