Sul pagamento del “bonus baby sitter” utilizzabile per pagare i nonni (o altri parenti) non residenti nel nucleo familiare che accudiscono i nipoti, novità valida solo per l’attuale emergenza pandemica, introdotta dal decreto Rilancio e chiarita dall’Inps, il presidente Anla, Edoardo Patriarca, afferma: “I nonni sono insostituibili. Sono un patrimonio di saggezza e di esperienza, di tenerezza e di affetto che aiuta il benessere delle famiglie e crea le condizioni per la buona crescita psicologia e emotiva dei bambini. I nonni sono preziosi perché non si fermano mai e cercano di fare di tutto per aiutare la famiglia, i figli, i nipoti sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della collaborazione nella quotidianità della vita familiare”.
“I nonni sono essenziali nell’aiutare le famiglie a superare questo difficile momento in cui i genitori tornano al lavoro e mancano strutture adeguate a dare supporto e accoglienza ai bambini – continua Patriarca -. I nonni sono impagabili.
Ma non si confonda il cuore con la retribuzione: un bonus baby sitter così concepito e destinato a nonni - o altri parenti - non conviventi finisce con il monetizzare qualcosa di sacro che non è nemmeno volontariato ma voce del cuore. Si faccia in modo che questi soldi vengano effettivamente presi dalle famiglie evitando sprechi e abusi, si diano questi soldi alla famiglia, che ne ha sempre bisogno, e che deciderà nel proprio ambito come destinarli, ma non si introduca nell’ambito di un rapporto affettivo una quantificazione economica”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)