Montaione, in provincia di Firenze, è un paese a misura d’anziani, con il 26% della popolazione di ultra sessantacinquenni e diversi centenari. Arredi comunali e strade senza semafori o barriere architettoniche, marciapiedi larghi, antiscivolo e con cordoli bassi, percorribili anche in carrozzina. Sono organizzate per aiutare la terza età anche le persone, in primis proprio gli anziani, che aiutano i coetanei ad attraversare la strada o recarsi al cimitero in visita con il pulmino. I numerosissimi volontari della Confraternita della Misericordia accompagnano gli anziani anche al Pronto Soccorso o in Centri sanitari distanti. Poi ci sono più di 100 iscritti all’Auser che aiutano a fare la spesa, a portare i farmaci e a svolgere piccole faccende domestiche, supportati anche dai 220 donatori dell’Avis. La città ruota intorno a Villa Serena, casa di cura e importante punto socio-sanitario a porte aperte gestito dall’Unione dei comuni del circondario empolese valdelsa. E’ permesso anche alle persone che non vi abitano usufruire delle iniziative e vengono a giocare a carte, a fare ginnastica pagando 2-3 euro, a vedere un film, ascoltare il coro o a ballare. Inoltre all’interno c’è la Casa della Salute, che mette a disposizione medici e ambulatori per esami specialistici e strumentali. E’ inoltre presente un nucleo Alzheimer all’avanguardia. A Villa Serena partirà anche un modello di co-housing multi generazionale, poiché 16 appartamenti saranno assegnati tramite bandi a persone fragili indipendentemente dall’età, che potranno usufruire dei servizi comuni (mensa, lavanderia, ambulatori, ricreazione e orti sociali). A tutto questo va aggiunto che Montaione ha ricevuto un riconoscimento europeo per l’abbattimento della CO2 ed ha l’aria buona. Ci crescono anche i tartufi, tanto che un’anziana signora ha inventato la Tartufesta, una sagra che si tiene tutti gli anni in autunno.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)