E' vero. I botti di capodanno sono una tradizione. Ma forse alle prese con il bisogno di festeggiare e di divertirsi poco si pensa al fatto che se si spara in città e, soprattutto, se si esagera con il frastuono, al nostro "diritto" di essere liberi di festeggiare, si contrappone il diritto di altri che da quei botti possono subire un danno. E il riferimento è ai bambini, agli anziani, ai malati di cuore ed anche a quelli che sono i più fedeli compagni della nostra vita: i nostri amici a 4 zampe.
Negli ultimi anni è aumentata la sensibilità di diversi comuni verso questo problema troppo spesso sottovalutato. Il comune di Pescara ad esempio, quest'anno ha vietato i botti a Capodanno ed il Sindaco in un'ordinanza ha invitato i cittadini a "non mettere a rischio l'incolumità di nessuno, tutelando se stessi e gli animali che vivono nelle nostre case". Anche nel Trentino i botti di fine anno saranno "off-limits" secondo quanto dispone un'ordinanza urgente firmata dal presidente della provincia che dispone il "Divieto di accendere e lanciare fuochi di artificio, sparo di petardi, scoppio di mortaretti e razzi". Forse aldilà degli interventi di singoli amministratori, sarebbe auspicabile un intervento legislativo che possa garantire una tutela effettiva della salute delle persone, degli animali e dell'ambiente.
(Fonte: tratto dall'articolo)