Ci vorrà del tempo, per sconfiggere la malattia. Ma esiste una data in cui ciò potrà avvenire, o un periodo in cui la demenza senile sarà tenuta sotto controllo. Saremo, allora, nel 2025: dieci anni dunque, è questo il tempo necessario per sconfiggere l’Alzheimer, come ha detto il presidente Obama finanziando con risorse imponenti le ricerche contro il male. Intanto però esistono segnali positivi che vanno diffusi tra la popolazione. Soprattutto a Brescia, città cardine negli studi di settore, dove operano competenze e sensibilità per dare alle cure un significato propositivo. Il dato che merita sottolineatura è questo: la malattia avanza in termini assoluti, perché aumenta il numero della popolazione. Ma diminuisce progressivamente il rischio di essere affetti dalla demenza senile. Ed è proprio su questo tasto che insiste il professor Marco Trabucchi, direttore scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica e presidente dell´associazione italiana di Psico-geriatria. “Questo è ciò che vale in termini essenziali, e va sottolineato e messo a conoscenza della popolazione. Esistono aspetti negativi e li sappiamo tutti, ma possiamo finalmente anche aprire spiragli di luce su un tema non facile. Confermo che aumentando il numero dei cittadini sale anche la cifra di chi viene colpito. Ma diminuisce il rischio, e questo è ciò che conta.".
(Fonte: tratto dall'articolo)