Con un documentario fuori concorso presentato al Festival di Locarno, Valeria Bruni Tedeschi affronta insieme a Yann Cioridian il tema e il mistero dell'Alzheimer. Girato in 6 giorni nel reparto geriatrico dell’ospedale di Ivry, il documentario racconta di uno stage con malate di Alzheimer tenuto da un grande coreografo, Thierry Thieû Niang, e di una Jeune fille de 90 ans (quella del titolo), Blanche, che s’innamora di lui. «Vedere da vicino la vecchiaia fa bene, mi argina l’angoscia: la cosa che fa paura più della perdita della memoria è la solitudine», ha commentato la regista. L'impressione è «Che siamo tutti ai margini. Non esistono persone normali, solo persone che si mettono una maschera e altre che non ce l’hanno e non la portano da malate».
(Sintesi redatta da: Laura Rondini)