Siamo nell’epoca politica dell’anziano, non solo per quello che riguarda i protagonisti che, a parte Di Maio, sono tutti intorno ai 60-70 anni (e oltre), ma anche rispetto ai votanti. Il problema dalle pensioni, dopo la riforma Fornero, è uno dei più sentiti a sinistra, dove si sta cercando di allargare la platea di pensionandi con molteplici deroghe. Uno scontro che vede in prima fila i sindacati, soprattutto la Cgil, che mostra su questo fronte le difficoltà di alleanza con Renzi. Da un punto di vista elettorale si cerca di catturare gli elettori pensionandi e pensionati, come cerca di fare anche Berlusconi, con promesse di rimborsi per le cure dentistiche e, per gli anziani che possiedono un animale domestico, veterinarie, oltre all’aumento delle pensioni minime a mille euro per tredici mensilità e la proposta di istituire un Ministero della terza età. La quota più consistente dell’elettorato è infatti probabilmente rappresentata da pensionati e pensionandi, che dunque diventano la fetta elettorale da corteggiare e rassicurare per tutti i partiti.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)