(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Gorla Simone

Cadono troppi anziani, è emergenza. L’Europa spende 25 miliardi l’anno

La Stampa, 15-10-2016, p.16

In Europa ci sono più di tre milioni di ricoveri in ospedale dovuti agli incidenti capitati a persone anziane, che costano ai paesi Ue oltre 25 miliardi di euro all’anno ed è un costo destinato ad aumentare con l’invecchiamento della popolazione. Un cittadino europeo over 65 su tre ha subito una caduta traumatica e le cose peggiorano tra gli over 85, dove la media è di uno su due. Questi dati arrivano dalla European innovation partnership on active and healty ageing, la partnership europea sull’invecchiamento attivo, che ha dedicato un gruppo di lavoro alla prevenzione delle cadute. L’attenzione verso questi incidenti è in crescita perché spesso provocano danni permanenti e i costi per i sistemi sanitari europei costretti a far fronte non solo alle prestazioni per le cure, ma anche alle conseguenze della perdita di autonomia dell’anziano. Per contrastare il problema la Commissione europea ha finanziato il progetto ProFouND, Prevention of falls network of dissemination, un consorzio europeo di università, strutture sanitarie, istituzioni regionali e piccole e medie imprese, impegnate nello studio di buone pratiche per prevenire il fenomeno delle cadute. L’obiettivo è di arrivare al 2020 con una riduzione, grazie alle tecnologie e all’aumento della consapevolezza, dei costi sul welfere dei problemi legati all’invecchiamento. L’Italia è rappresentata nel network dalla Ics Mugeri di Pavia. Spiega Isabella Springhetti, fisiatra, primario della Unità operativa di Riabilitazione neuromotoria che la caduta è dovuta a una serie di fattori che riguardano l’organismo e il suo ambiente e che l’attività di prevenzione deve iniziare in giovane età. Per questo molte campagne si rivolgono a nonni e nipoti.

(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)Gorla Simone
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2016
Pagine16
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2016-10-15
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Stampa
Subtitolo in stampaLa Stampa, 15-10-2016, p.16
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)
Volume
Approfondimenti
Gorla Simone
Parole chiave: Cadute Costi sanitari e assistenziali Fratture