Secondo Giorgio Alleva, presidente dell’Istat, per dare una idea dell'Italia oggi occorre riconoscere che c’è una fase di recupero a livello economico, anche se a ritmo moderato, mentre da un punto di vista sociale bisogna cambiare i punti di riferimento. Sono scomparsi borghesi ed operai, sostituiti da impiegati e da pensionati. Per questo l’Istat ha per la prima volta diviso la popolazione in gruppi sociali e non più in classi. Bisogna rivedere alcuni parametri, come il fatto che la longevità della popolazione porti a guadagnare anche anni da vivere senza limitazioni nelle attività della vita quotidiana e che quindi le persone restano a lungo in buona salute e ancora attive. Da ciò deriva che non ha più senso considerare i 65 anni come limite dell'età anziana.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)