Lo studio “Association of Neurocognitive and Physical Function With Gait Speed in Midlife”, pubblicato su Jama Network Open, sostiene che la velocità della camminata sia indicativa dello stato di invecchiamento del corpo e del cervello delle persone. I risultati della risonanza magnetica hanno dimostrato che i camminatori più lenti tendevano ad avere un volume cerebrale totale più basso, uno spessore corticale medio inferiore, una minore superficie del cervello e una maggiore incidenza di “iperintensità” della sostanza bianca, piccole lesioni associate alla malattia dei piccoli vasi cerebrali.
I protagonisti del test erano tutti over 45 ma anche per i pazienti geriatrici è già stata dimostrata l’importanza di un passo più rapido per il mantenimento dello stato di salute giovane del corpo e del cervello.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)