Una ricerca pubblicata sulla rivista The American Geriatrics Society rivela che la diagnosi di demenza influenzerebbe il trattamento dei malati di tumore. Analizzato le cartelle cliniche di ben 54mila pazienti, i ricercatori hanno scoperto che il 37,7% di malati con doppia diagnosi ha ricevuto almeno una cura invasiva alla fine della vita (chemioterapia, radioterapia, trasfusioni di sangue, ventilazione, ecc.), contro il 50% di quelli che presentavano solamente il cancro. Percentuale che arriva a ben il 70% se si considera la sola chemioterapia. Resta da capire se queste differenze hanno ragioni cliniche oggettive e legittime, o piuttosto valutazioni legate alla qualità della vita e alla difficile questione del consenso nei casi di malati di demenza.
(Fonte: tratto dall'articolo)