E' in uno studio del 2013, condotto da van Hecke e colleghi, che si evidenzia che il dolore cronico non oncologico colpisce il 20% degli europei. E un recente studio italiano stima il dolore cronico spesso associato alle malattie reumatiche come le artriti, le osteoartrosi e la fibromialgia dove la sintomatologia dolorosa può, in certi casi, diventare malattia nella malattia. Nel nostro Paese è ancora troppo elevato l’abuso dei farmaci antinfiammatori e troppi i pregiudizi sull’utilizzo dei farmaci oppiacei. È' noto che la cannabis per uso medico funziona molto bene a bassi dosaggi per molteplici patologie, tra cui alcune tipologie di dolore cronico, e che i pazienti che se ne possono giovare sono di tutte le età, dai giovanissimi agli anziani. Dunque avere un’arma terapeutica naturale come la cannabis ad azione antinfiammatoria e antidolorifica che agisce sia a livello centrale sia periferico, potrebbe essere una chance davvero importante. In Italia l’uso della cannabis terapeutica è legalizzato dal 2013, e oggi sono 11 le Regioni italiane nelle quali la cannabis per uso medico è a carico del Servizio Sanitario Regionale, tra queste l’Emilia Romagna. E l’Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna ancora una volta si è fatta portavoce di un bisogno non soddisfatto e ha promosso nell’ambito del primo Convegno italiano “Cannabis terapeutica e dolore cronico”, la Tavola rotonda “Cannabis terapeutica: una possibile risposta al dolore cronico”.
(Fonte: tratto dall'articolo)