I ragazzi del Gabbiano, la cooperativa impegnata nella disabilità, a casa degli anziani soli. Per preparare loro il pranzo: “Chef a Porter”, l’originale iniziativa, che ora il Gabbiano vorrebbe allargare anche ad altre persone, nell’idea di poter proseguire quanto già avviato in precedenza.
E combattere la solitudine. «Parte dall’idea che le persone con disabilità non siano solo persone che devono essere assistite, ma anzi sono in grado fare qualcosa per gli altri - premette Luigi Colzani, presidente del Gabbiano - e un esempio sono i turni che abbiamo organizzato per le visite a Galliano o per le mostre.
L’idea dello Chef a Porter è che i ragazzi si trovino con persone anziane, magari sole, con cui si concorda un momento condiviso». A incrociare le due situazioni, i ragazzi cuochi e i domicili degli anziani, così animati dall’arrivo della brigata, è un informale passaparola.
(Fonte: tratto dall'articolo)