Secondo i dati dell'osservatorio Fillea, nei primi due mesi del 2021, il 43% dei morti sul lavoro in edilizia è tra i 40 ed i 60 anni, un altro 43% è di over 60, di cui 3 ultrasettantenni.
Si tratta del 170% in più rispetto allo scorso anno, il doppio delle vittime registrate nel 2019. Nei cantieri italiani si muore soprattutto per caduta dall’alto (48%) o travolti da materiali (26%), ma a preoccupare è anche l’età dei lavoratori deceduti sul lavoro, sempre più avanti con gli anni: il 43% delle vittime è tra i 40 ed i 60 anni, il 43% over 60, di cui 3 ultrasettantenni.
Secondo i più recenti dati dell'Inail, tra l'altro, non si tratta di un fenomeno che riguarda esclusivamente l'edilizia, ma anche tutti gli altri settori economici. Complessivamente, le denunce di incidenti mortali nei primi due mesi del 2021 sono state 104. Per l'Istituto, esclusi i casi in itinere, i deceduti sono in aumento (da 76 a 85). E a morire, anche in questo caso, sono i lavoratori più attempati. Se nelle altre classi d'età emergono decrementi generalizzati, infatti, gli incidenti riguardano soprattutto le fasce 50-59 anni (36 morti) e 65-69 anni (7 morti). In questo inizio di 2021, insomma, secondo l'Inail gli over-50 rappresentano quasi la metà del totale dei morti sul lavoro in Italia.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)