Uno studio retrospettivo multicentrico, condotto in Francia, ha mostrato che i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ), avanzato, sottoposti a trattamento con inibitori PD-1 e PD-L1 presentavano tassi più elevati di malattia iperprogressiva rispetto a quelli sottoposti a chemioterapia. Per esplorare se la malattia iperprogressiva si verifica tra i pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule, in stadio avanzato, trattati con immunoterapia, i ricercatori hanno confrontato 406 pazienti ( 63.8% uomini, 46.3% di 65 anni o oltre, 72.4% istologia non-squamosa ) che avevano ricevuto terapia con inibitori PD-1 / PD-L1 con 59 pazienti che avevano ricevuto chemioterapia a singolo agente.
(Fonte: tratto dall'articolo)