Un gruppo di ricercatori guidati da Philippe Charron, del Pitie-Salpetriere Hospital di Parigi ha pubblicato sull’European Heart Journal, i primi dati dal registro europeo sulla cardiomiopatie. Nel Vecchio Continente sembra che più di un terzo delle cardiomiopatie abbia origine genetica, ma lo screening familiare non sembra ottimale. Il registro gestito all’interno dell’ EURObservational Research Programme (EIRP), contiene i dati di 3.208 pazienti con quattro sottotipi di cardiomiopatia, in cura in 69 centri di 18 paesi europei. Dall’analisi del registro è emerso che, tra i diversi sottotipi di cardiomiopatia, i pazienti con età media più avanzata (54 anni) soffra di cardiomiopatia restrittiva e, come tipo di aritmia, manifesti più frequentemente la fibrillazione atriale, mentre, l’aritmia ventricolare, è più frequente tra chi ha una cardiomiopatia ventricolare aritmogena (si tratta di pazienti mediamente più giovani). Il dato più importante riguarda la prevenzione perché circa il 40% dei pazienti ha manifestato una malattia familiare ma meno del 20% dei pazienti iscritti successivamente nel registro era un parente, il che suggerisce l’esigenza di migliorare i programmi futuri di screening familiare.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)