Si è svolto all’Istituto Superiore di Sanità un convegno sulla figura del caregiver. L’evento è stato organizzato dal Centro Nazionale Tecnologie Innovative in Sanità Pubblica (Cntisp) e dall’Associazione Scientifica per la Sanità Digitale (Assd).
Si è fatto il punto su tutte le problematiche che ogni giorno affrontano i pazienti ma anche coloro che li assistono. Infatti, la “presa in carico” di una persona non si limita alla gestione di una patologia, ma si estende alla qualità della vita a 360° e il tema della fruibilità delle tecnologie, sia da parte dei pazienti che dei caregiver, è cruciale proprio in questo ambito.
In Italia, per l’Istat, ci sono 8,5 milioni di caregiver (il 17,4% della popolazione) che si prendono cura di persone con malattie cronico- degenerative e non autosufficienti con bisogni di assistenza a lungo termine. I caregiver che sono familiari dei pazienti sono 7,3 milioni e rappresentano ormai il 14,9% della popolazione. Impressionante il dato per età: il 41,9% dei caregiver ha fra i 65 e i 75 anni (il 17,4% tra i 65 e i 74 anni, il 14,1% è over 65 mentre il 10,4% è over 75 ).
Leggermente più basse le percentuali fra chi è caregiver dei propri parenti: il 14,1 % ha tra i 65 e 74 anni, l’11,5% ha oltre 65 anni e l’8,4% supera i 75 anni. In generale, le classi di età più impegnate nel fornire assistenza sono quelle comprese tra i 45 e i 54 anni (il 24,9% è caregiver e il 22% lo è per i propri familiari) e tra i 55 e i 64 anni (il 26,6% è caregiver, il 22,9% si dedica ad un familiare). Le principali caregiver, per l’Istat, sono le donne tra 45 e 64 anni che, nel 60% dei casi, hanno dovuto abbandonare la loro attività lavorativa.
Più della metà del campione (53,4%) dedica all’assistenza meno di dieci ore a settimana, mentre il 25,1% supera le 20 ore e il 19,8% svolge attività di assistenza per almeno dieci ore a settimana. Chi vi dedica più tempo è in genere meno istruito.
Quanto alla distribuzione territoriale del dato, si rileva che il numero più alto di caregiver è in Friuli Venezia Giulia (20,2%), quello più basso a Bolzano (11,9%). Riguardo all’assistenza familiare, la Regione con percentuale più alta è l’Umbria (17,1%) mentre in fondo si colloca ancora Bolzano (9,3%). I dati evidenziano che i caregiver familiari sono prevalentemente anziani che a loro volta si occupano di altri anziani con maggiori bisogni di assistenza i quali non trovano altre forme di aiuto sul territorio.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)