L'appello che la senatrice a vita Liliana Segre rivolge ai giovani del movimento Fridays for Future, passando loro il testimone di italiana dell'anno, è molto semplice: "Il clima siamo noi". Tra lei, che ha raggiunto gli 89 anni sopravvivendo ai lager nazisti, e le nuove generazioni c'è un legame sottile, che li unisce da quando, a sessantanni di età, ha deciso di percorrere il Paese nei suoi lunghi pellegrinaggi della memoria, per far sì che le nuove generazioni non dimentichino quel tragico passato. I giovani, primi destinatari delle sue testimonianze, sono i suoi "nipoti ideali". Tra i ragazzi scesi in piazza tra il 20 e il 27 settembre scorso a manifestare contro il riscaldamento globale, a favore di una economia sostenibile, molti l'hanno incontrata e ascoltata. Hanno ricevuto da questa signora anziana, ma rimasta giovane nel cuore e nella mente, un impulso a riprendere in mano il loro destino per costruire una società dove speranza, fiducia nel prossimo, attenzione e condivisione, possano sconfiggere odio e violenza. Rivolta ai giovani, dice: "Voi oggi vedete una signora anziana e dignitosa, ma io ho frugato nei letamai, ho ascoltato i pianti e le grida. Quando siete stanchi non dite che non ce la fate più. La mente e il corpo sono tanto forti e straordinari da poter compiere autentici miracoli".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)