Insieme al rapporto Caritas sulla povertà nella capitale italiana, l’11 novembre scorso, è stato presentato a Roma “Non lasciamoli soli”. Si tratta della sfida programmatica della diocesi di Roma per l’anno pastorale 2017-18 e descrive un quadro in cui la povertà si sta estendendo dalle periferie al centro città facendo emergere una classe di nuovi poveri. Persone che, si legge nel rapporto, “pagano un affitto, lavorano o hanno lavorato e che però non hanno di che vivere”, spesso anche a causa di “servizi pubblici non sufficienti che scaricano sulla famiglia una spesa sociale sempre crescente”. Non solo i 7.500 senza fissa dimora attualmente censiti (si stima ce ne siano almeno il doppio!), ma anche le vittime di una sorta di “barbonismo domestico”. Anziani, soprattutto, che rimangono chiusi in casa in solitudine e che sono difficili da assistere. “Roma ha tanti anziani ma non è una città che è attenta agli anziani”, spiega mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma. Un terzo delle persone oltre i 65 anni è infatti a rischio povertà, in una città in cui sono il 22%della popolazione e in alcuni municipi superano il 40%.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)