"Pubblicizzazione del numero telefonico dedicato per segnalazioni, maltrattamenti o altre situazioni di degrado; garanzia di formazione adeguata del personale dipendente deputato all’assistenza; collaborazione con i Punti di Comunità o presidi di Comunità del quartiere, favorire altresì la frequentazione dei volontari alla struttura stessa". Questi sono alcuni dei punti a cui le case famiglia dovranno attenersi per entrare a far parte della white list. Nuove regole nate dall'accordo tra il Comune di Parma e i sindacati Cgil, Cisl e Uil per "mettere ordine nel mondo privato di assistenza agli anziani e incentivare una politica locale dove il ruolo del sistema pubblico diventi, sempre più, di governance del sistema privato, così da monitorare l’offerta dei servizi, controllarne la qualità, incentivare processi migliorativi e svolgere verifiche a tutela di persone fragili, pur nel rispetto di scelte e di modelli privati ".
(Fonte: tratto dall'articolo)