Il progetto 'Abitare solidale' nasce a Firenze 10 anni fa ed arriva a Bologna tre anni fa grazie ad Auser.
E' una risposta alle persone anziane e sole, che con un piccolo aiuto possono continuare a vivere nelle loro case. Nello stesso tempo, si dà anche una risposta a chi ha bisogno di una casa ma non riesce ad accedere al mercato dell'affitto per condizioni di precarietà economica.
“In Auser, spiega Paola Marani, "abbiamo uno sportello dove una volta a settimana riceviamo le domande di chi è disposto a offrire casa e di chi ne ha bisogno. Cerchiamo di fare questi abbinamenti valutando le caratteristiche delle persone, non sono casuali ma basati sull'età, le affinità culturali, le abitudini e gli stili di vita. Si fanno diverse proposte, si fanno incontrare diverse persone e si selezionano coloro che hanno le caratteristiche per la coabitazione". Oggi nella banca dati di Auser Bologna si contano 57 persone selezionate in attesa di una soluzione abitativa e circa 20 persone che hanno dato disponibilità a ospitare in casa propria.
"Facciamo sottoscrivere un patto abitativo, con impegni per entrambi- continua Marani- è un concetto lontano dal sub-affitto, è un progetto di mutuo aiuto: in cambio di una camera e della casa, mi aiuti garantendomi compagnia, andando a fare la spesa e facendo le faccende domestiche. Non sono persone che hanno bisogno di una badante o di una colf, ma di qualcuno che li aiuti a stare a casa loro".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)