La Cassazione di Roma ha stabilito con una sentenza che è possibile licenziare lavoratori maturi, anche vicini alla pensione, smontando così una prassi consolidata.
E’ stato così stabilito che i lavoratori anziani non godono di alcun "ombrello protettivo" e che quindi, come tutti i colleghi, possono essere inseriti nella lista degli esuberi negoziati tra l'azienda e i sindacati in base agli accordi collettivi.
Secondo la Cassazione, la scelta di licenziare lavoratori anziani è preferibile perché «il criterio della prossimità al trattamento pensionistico consente di ridurre al minimo l'impatto sociale della riorganizzazione, salvaguardando i lavoratori che non potrebbero beneficiare, a seguito del licenziamento per riduzione di personale, della protezione sociale garantita dal prepensionamento».
Con questa sentenza è stata ribaltata la decisione della Corte d'appello di Firenze, che aveva annullato il licenziamento e predisposta la reintegrazione di un lavoratore, liquidato proprio in ragione della maggiore prossimità alla pensione.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)