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Staffiero Marco

C’è anche un robot per tenere compagnia agli anziani. Ma che tristezza

www.quotidianodelsud.it, 17-06-2021

La rapidità dello sviluppo tecnologico ci suggerisce ormai progressi radicali ed importanti nei prossimi anni. Secondo i "transumanisti" questo sviluppo è desiderabile in quanto gli esseri umani dovrebbero diventare “più che umani” grazie all’applicazione di innovazioni tecnologiche come l’ingegneria genetica, la nanotecnologia, la neurofarmacologia, le protesi artificiali e le interfacce tra la mente e le macchine.

Bisogna però anche evidenziare che questo sviluppo tecnologico potrebbe mettere in serio pericolo le nostre libertà più elementari. La scienza ha un ruolo importante: rimanere al servizio dell’uomo, evitando che ci sia però un’inversione di tendenza, cioè che l’uomo sia soggetto alla tecnologia. Perché non è progresso se nella frenetica e robotica vita i nonni non hanno più nipotini o figli per passare qualche piacevole ora, ma ci sono i robot.

Gli studi scientifici parlano di  un aumento indescrivibile di uso di antidepressivi, psicofarmaci, ecc. Lo ha dimostrato l’esperimento in cui il robot umanoide Nadine ha intrattenuto un gruppo di anziani in una casa di riposo giocando a Bingo con loro, un robot con le fattezze femminili già protagonista di tanti altri esperimenti analoghi e come receptionist. In questo caso l’androide si è impegnato a intrattenere i 29 residenti ultra 60enni della casa di riposo giocando con loro a Bingo. Il robot si occupava di chiamare i numeri e risolvere eventuali richieste dei partecipanti. Tutte le sessioni venivano filmate per monitorare le espressioni facciali e i gesti dei partecipanti per valutare il livello di attenzione e tutti i parametri utili a definire il coinvolgimento.

Nessuno pensa ad uno degli aspetti più importanti: quello umano. Molti tecno-capitalisti vedono nella robotica un valido strumento per omologare l’intero pianeta. Gli stessi scienziati pongono dei seri punti interrogativi che non possiamo ignorare. La paura che le persone possano perdere il controllo delle proprie vite. Se la caratteristica dell’uomo era la capacità decisionale, in un mondo in cui sono le macchine a decidere, questa capacità perde di interesse diventando inutile. Ciò ha come conseguenza che le persone potrebbero diventare dipendenti dai sistemi intelligenti automatizzati. Non si vuole certo tornare all’età della pietra. La tecnologia, le scoperte scientifiche da sempre accompagnano l’uomo verso nuove conquiste importanti, che sicuramente ci fanno vivere bene. Ma rimane doveroso guardare con attenzione queste nuove forme di progresso, onde evitare che venga intaccata la nostra libertà di esseri umani.

(Sintesi redatta da: Ciannarella Maria Pia)

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Autore (Cognome Nome)Staffiero Marco
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Destinatari
  • Persone anziane
Data dell'articolo2021-06-17
Numero
Fontewww.quotidianodelsud.it
Approfondimenti Onlinewww.quotidianodelsud.it/campania/avellino/societa-e-cultura/scienza/2021/06/17/ce-anche-un-robot-per-tenere-compagnia-agli-anziani-ma-che-tristezza/
Subtitolo in stampawww.quotidianodelsud.it, 17-06-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Ciannarella Maria Pia)
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Staffiero Marco
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Parole chiave: Rapporto nonni nipoti Solitudine Tecnologia