Senza stranieri l’Italia sarebbe un Paese vecchio, due bambini su dieci non nascerebbero e perderemmo più di 400 mila imprese. A dirlo è il Censis, Centro studi investimenti sociali, che in un report prova a immaginare la realtà italiana al netto del fattore immigrazione. Il perché lo raccontano i numeri: in Italia le nascite da almeno un genitore straniero segnano +4%, dal 2008 al 2015, mentre quelle da genitori italiani diminuiscono del 15,4%. In pratica, senza immigrati, il 20% delle nostre culle sarebbe vuoto.
Una voragine si aprirebbe nel mercato del lavoro dove mancherebbero badanti, domestici e piccoli imprenditori. La perdita dei migranti significherebbe rinunciare a 693 mila lavoratori nelle case degli italiani (il 77% del totale).
Anche il mondo della piccola impresa soffrirebbe la scomparsa di cinesi, egiziani o indiani, gli unici titolari a crescere in numero in questi anni. Lavorano, pagano le tasse e solo l’1% di loro percepisce una pensione. Stiamo parlando di 141 mila pensionati stranieri contro 16 milioni di italiani. La ricerca vuole così dimostrare che, nonostante il numero complessivo di ospiti nelle strutture di prima e seconda accoglienza sia arrivato a 123 mila negli ultimi giorni, chi sceglie di rimanere sul territorio nazionale riesce ad integrarsi.
(Fonte: tratto dall'articolo)