A Roma, il nuovo regolamento per i 153 centri anziani potrebbe mettere a rischio l’esistenza delle strutture. Questa la denuncia del coordinatore dei centri della capitale, Giovanni Addari. Il vecchio regolamento era scaduto tre anni fa e il testo ora concepito dal Comune è attualmente al vaglio dei municipi e dei coordinatori dei centri, ma la bocciatura è certa. Viene contestato per la cosiddetta «dualità», cioè di una presidenza di due persone per lo stesso centro: un presidente eletto dal municipio di appartenenza senza possibilità di toccare denaro in entrata o in uscita. L’altro dall’assemblea dei soci dell’associazione, che invece ha la possibilità di spesa. In questo modo, secondo Addari, si rischia di distruggere il centro anziani. Il testo poi prevede che i centri diventino polifunzionali e intergenerazionali, ma spesso gli spazi non sono adatti per l’accesso dei disabili o dei bambini. Inoltre nel testo manca la possibilità di avere finanziamenti per la realizzazione degli obiettivi previsti dal nuovo regolamento, cosa che potrebbe portare alla chiusura di una cinquantina di strutture.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)