La scienza ha dimostrato che gli anziani, di entrambe i sessi, possono generare nuove cellule cerebrali proprio come succede nei giovani. Il risultato viene da una ricerca americana che ha analizzato la riproduzione delle cellule nel cervello umano prendendo in esame l'ippocampo di 28 soggetti sani tra i 14 e i 79 anni, morti all'improvviso. Per la prima volta, dei ricercatori hanno fotografato i neuroni appena formati di diversi soggetti campione e lo stato dei loro vasi sanguigni all'interno dell'intero ippocampo umano, subito dopo la morte. Il team, inoltre, aveva stabilito che i soggetti in vita non erano affetti da disturbi cognitivi e non avevano sofferto di depressione o assunto antidepressivi. La dottoressa Boldrini, che ha coordinato lo studio, ipotizza che la ridotta capacità cognitiva ed emotiva connessa all’invecchiamento, può essere causata da un piccolo insieme di cellule staminali neurali, dal declino della vascolarizzazione e dalla ridotta connettività fra le cellule all'interno dell'ippocampo.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)