Secondo uno studio dell’Associazione nazionale tutela energie rinnovabili, il 95% degli agenti inquinanti che finiscono nei nostri polmoni si trova in casa, anche se la stragrande maggioranza non ne è consapevole, visto che solo il 14% ne comprende i rischi. Nell’aria si respira di tutto, particelle di fumo, gas e idrocarburi dall’uso dei fornelli, polveri, spray, vernici, muffe. E alcune di queste sostanze sono cancerogene come la formaldeide, il benzo – pirene o gli ftalati della plastica. Respirare questa massa di inquinanti può provocare allergie e asma con effetti nocivi sul sistema respiratorio, immunitario, cardiovascolare, nervoso oltre che su cute e mucose. Effetti che si acutizzano col passare dell'età, fino a cronicizzarsi.
Il ricambio dell’aria è importante, pertanto – come suggerisce Gianluigi De Gennaro, docente di chimica dell’Università di Bari, bisogna ricordarsi di aprire le finestre almeno 2/3 volte al giorno, evitando le ore di punta se la zona è trafficata. Altrettanto necessaria è la pulizia degli ambienti, che va fatta regolarmente con aspirapolvere dotati di un sistema di filtraggio e senza superare i dosaggi dei detergenti raccomandati dai produttori. Periodicamente è bene scegliere vernici e mobili a bassa emissione di inquinanti, perché va considerato che il costo sanitario dell’inquinamento domestico è elevato. La Società italiana di medicina ambientale ha infatti stimato che nel nostro paese i costi diretti per allergie e asma indotti da inquinamenti presenti al chiuso superino gli 80 milioni di euro.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)