Nelle case di tanti italiani c’è una figura preziosa: la badante, una donna (ma spesso anche un uomo) talvolta venuta da lontano, che gestisce i nostri anziani in condizioni di non autosufficienza. Ma che cosa succede se si ammala? «La malattia per queste professioniste non è pagata dall’Inps, ma è totalmente a carico del datore di lavoro, quindi dalla famiglia che l’ha assunta» spiega Mirko Grandi, esperto di lavoro domestico. La durata del periodo di malattia retribuito varia a seconda dell’anzianità di servizio: si va da un minimo di 8 giorni, per chi è assunto da meno di sei mesi, a un massimo di 15 giorni per chi ha un contratto che dura da più di due anni. «Le famiglie devono sempre riconoscere il diritto alla salute, previsto dal contratto collettivo» dice Teresa Benvenuto, segretario nazionale di Assindatcolf, associazione che rappresenta i datori di lavoro domestico in tutta Italia.
(Fonte: tratto dall'articolo)